Salendo al Colle dell'Izoard da Arvieux (Foto Paolo Albertini)
Partenza: frazione Brunissard di Arvieux – Queyras
Quota partenza: 1800 metri circa
Quota arrivo: 2360 metri
Dislivello: 700 metri
Quota partenza: 1800 metri circa
Quota arrivo: 2360 metri
Dislivello: 700 metri
Categoria: Racchette da neve, Sci alpinismo
Difficoltà: MS
Gita effettuata il: 3 gennaio 2008
Difficoltà: MS
Gita effettuata il: 3 gennaio 2008
Descrizione:
Arrivati a Brunissard si sale con l’auto fino a poco sopra il villaggio, e si posteggia in prossimità degli Chalets de la Draye. Da qui si inizia a camminare (con neve dura racchette non necessarie) lungo la strada, che sale nel bosco a tornanti e con pendenza regolare. Numerosi i punti da cui è possibile ammirare il panorama, con varie panchine e tavoli dove è possibile effettuare una sosta. In questa prima parte il percorso è un po’ monotono ma consente di salire senza difficoltà e di arrivare in circa 1 ora 45 minuti al piazzale panoramico che si affaccia sulla mitica Casse Deserte (metri 2200). Da qui la strada prosegue in leggera discesa, e camminando sembra quasi di toccare le piramidi calcaree fotografate fin dai tempi di Coppi e Bartali. Proprio al primo dei due e a Luison Bobet è dedicato il monumento posto su uno di questi pilastri di roccia, che segna la fine della Casse Deserte e il ritorno da un paesaggio lunare ad uno alpino. L’itinerario sale ora con pendenza moderata lungo il fianco della vallata, e con un ultima serie di tornanti porta al Colle dell’Izoard (metri 2360, 3 km e mezzo dalla Casse Deserte).
L’itinerario richiede in tutto circa 3 ore per la salita e 2 ore e 15 per il ritorno.
Arrivati a Brunissard si sale con l’auto fino a poco sopra il villaggio, e si posteggia in prossimità degli Chalets de la Draye. Da qui si inizia a camminare (con neve dura racchette non necessarie) lungo la strada, che sale nel bosco a tornanti e con pendenza regolare. Numerosi i punti da cui è possibile ammirare il panorama, con varie panchine e tavoli dove è possibile effettuare una sosta. In questa prima parte il percorso è un po’ monotono ma consente di salire senza difficoltà e di arrivare in circa 1 ora 45 minuti al piazzale panoramico che si affaccia sulla mitica Casse Deserte (metri 2200). Da qui la strada prosegue in leggera discesa, e camminando sembra quasi di toccare le piramidi calcaree fotografate fin dai tempi di Coppi e Bartali. Proprio al primo dei due e a Luison Bobet è dedicato il monumento posto su uno di questi pilastri di roccia, che segna la fine della Casse Deserte e il ritorno da un paesaggio lunare ad uno alpino. L’itinerario sale ora con pendenza moderata lungo il fianco della vallata, e con un ultima serie di tornanti porta al Colle dell’Izoard (metri 2360, 3 km e mezzo dalla Casse Deserte).
L’itinerario richiede in tutto circa 3 ore per la salita e 2 ore e 15 per il ritorno.
Commento:
L’Izoard è una bellissima gita con le racchette (vedi fotogallery) e per chi ama il ciclismo è un nome che evoca imprese eroiche (un po’ come la nostra sotto una bufera di neve, con solo un thermos di thé caldo e niente da mangiare…)
Rispetto alla salita da Cervieres e dal versante di Briançon questo itinerario è decisamente più lungo (quasi 18 km tra andata e ritorno), ma privo di difficoltà e pericoli, a meno di abbondanti nevicate sopra la zona della Casse Deserte. Il percorso è battuto anche per chi fa sci di fondo perché fa parte della Haute Trace des Escartons, percorso di sci-escursionismo itinerante tra Italia e Francia. La strada è a volte un po’ monotona ma sicuramente priva di rischi rispetto al percorso di fondovalle, molto più breve ma esposto a caduta pietre e rischio valanghe in caso di neve non assestata.
L’Izoard è una bellissima gita con le racchette (vedi fotogallery) e per chi ama il ciclismo è un nome che evoca imprese eroiche (un po’ come la nostra sotto una bufera di neve, con solo un thermos di thé caldo e niente da mangiare…)
Rispetto alla salita da Cervieres e dal versante di Briançon questo itinerario è decisamente più lungo (quasi 18 km tra andata e ritorno), ma privo di difficoltà e pericoli, a meno di abbondanti nevicate sopra la zona della Casse Deserte. Il percorso è battuto anche per chi fa sci di fondo perché fa parte della Haute Trace des Escartons, percorso di sci-escursionismo itinerante tra Italia e Francia. La strada è a volte un po’ monotona ma sicuramente priva di rischi rispetto al percorso di fondovalle, molto più breve ma esposto a caduta pietre e rischio valanghe in caso di neve non assestata.
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