lunedì 3 settembre 2007

Rocca di San Bernolfo

Salendo alla Rocca di San Bernolfo (foto Paolo Albertini)

Dove: Valle Stura, Alpi Marittime, Cuneo
quota partenza (m.): 1635
quota vetta (m.): 2681
dislivello complessivo (m.): 1046
difficoltà: E/EE
categoria: escursionismo
località partenza: San Bernolfo (1635 m ca.)
Punti di appoggio: lungo il cammino il rifugio De Alexandris Foches al Laus (1910 m), lungo la strada la Pasticceria Agnello a Demonte

Descrizione dell'itinerario
Dal parcheggio si seguono le indicazioni per il rifugio e si imbocca la stradina che in lieve discesa attraversa il ponte sul torrente Corborant ed entra in un bel bosco di conifere. Dopo pochi minuti la strada militare inizia a salire con comodi tornanti nel bosco (scorciatoie) fino ad una radura in cui è posto il Rif. De Alexandris Foches (1910 m), ituato in posizione panoramica sulla vallata e a cinque minuti dal bellissimo Lago del Laus (45-50 minuti da San Bernolfo).
Dal rifugio si prosegue per qualche centinaio di metri verso il Colletto del Laus e lì giunti si devia decisamente a destra seguendo le indicazioni per la Rocca di San Bernolfo. Si percorre quindi la mulattiera (in alcuni tratti in rovina) che risale mai troppo ripida il vallone che discende dal circo glaciale sottostante la vetta, in un ambiente selvaggio e maestoso (abbiamo anche visto degli stambecchi). Tralasciata la deviazione per la "diretta" alla vetta, si prosegue fino al colletto fra la Guglia e la Rocca di San Bernolfo (2560 m ca.).
Da qui si scende brevemente sul versante opposto (a destra) e poi si sale in direzione della cresta che nell'ultimo tratto si percorre per giungere comodamente in vetta (croce, 2681 m).

Note
La salita nel vallone del chiot della roccia è davvero interessante: l'antica mulattiera militare sale a svolte regolari e permette di raggiungere il colletto in circa 2 ore 15 dal rifugio del laus (3 dal parcheggio di san bernolfo). Da lì il sentiero aggira alcuni speroni rocciosi e in 15/20 porta sulla vetta seguendo il filo della cresta (per quest'ultimo tratto la difficoltà è EE). Per la discesa si segue l'itinerario di salita o, avendo due ore in più, si può fare il giro della montagna e scendere per il Vallone di Collalunga e ricongiungersi all'intinerario in prossimità del Colletto del Laus. La gita è stata un successione anche se il caldo e la fatica al ritorno si sono fatti sentire. Ottima l'accoglienza e la cucina al rifugio del Laus , dove siamo stati davvero bene e ci siamo rilassati prima di iniziare la salita la mattina successiva. Un salutone a Cello, Andrea, Alessandro, Marta e ovviamente Silvana

Web
La mia gita su Gulliver